Addio al “doppio vincolo” paesaggistico sugli interventi selvicolturali
Approvato l'emendamento che toglie il doppio vincolo ai boschi che ricadono in aree di interesse...
Questa è l'introduzione del DOSSIER pubblicato sul numero 271 di Sherwood | Foreste e Alberi oggi, la versione integrale è disponibile solo per gli abbonati nella versione cartacea, nella APP e sul sito, come sfogliabile. Abbonandoti non solo avrai accesso a questo e ad altri contenuti riservati ma contribuirai a sostenere tutto il lavoro della Redazione di Sherwood. Visita la sezione dedicata agli abbonamenti cliccando qui.
di Paolo Mori - Redazione di Sherwood
Nell’Editoriale di Sherwood n. 266 auspicavamo che i Demani Forestali Regionali (DFR) potessero un giorno divenire un “locomotore” per la sostenibilità di tutte le foreste italiane, pubbliche e private. In quello del n. 270 abbiamo annunciato la presentazione della “Carta dei princìpi per la gestione dei Demani Forestali Regionali (DFR)” proposta da ANARF (Associazione Nazionale Attività Regionali Forestali). Compagnia delle Foreste è stata coinvolta direttamente da ANARF nell’organizzazione e nella promozione dell’iniziativa che prevedeva la presentazione della Carta attraverso un evento pubblico dedicato in particolare ai gestori dei DFR che ha avuto luogo il 12 Aprile a Roma presso la sede del Masaf. Avremmo voluto informare i nostri lettori già dal n. 270 di Sherwood, ma la tempistica dell’evento e della stampa della rivista non ci hanno permesso di elaborare e quindi pubblicare le informazioni prodotte nel corso dell’evento ANARF.
Adesso che invece abbiamo il quadro completo abbiamo pensato di proporre un intero Dossier dedicato al tema. L’evento del 12 Aprile, non è stato solo una giornata dedicata alla presentazione, ma ha rappresentato anche un’occasione per iniziare subito a interrogarsi su opportunità e difficoltà connesse all’adozione della Carta.
In questo Dossier iniziamo proponendo i risultati e i commenti relativi ad un questionario sulla Carta dei princìpi a cui, alcuni giorni prima che si svolgesse la presentazione, hanno risposto 21 Regioni e Province Autonome su 21, a testimoniare l’interesse per il tema. Segue un’infografica che illustra la consistenza dei Demani Forestali Regionali. Potrà sembrare un dato scontato, ma non lo è affatto. Basti pensare che né l’ISTAT, né il Masaf, né il RaF Italia 2017-2018 avevano la consistenza dei DFR. Sapere che si parla di oltre 648.000 ha e come sono distribuiti tra le varie aree d’Italia è quindi una conoscenza nuova e utile. Anche in questo caso hanno risposto 21 Regioni e Province Autonome su 21 in soli 2 giorni.
Il cuore del Dossier, anche in termini di pagine, è un contributo che raccoglie una ricca base di buone pratiche, idee innovative, attività avviate (o in procinto di essere avviate), proposte e considerazioni che potranno essere d’ispirazione per chi vorrà dare seguito alla Carta. A questo contenuto hanno contribuito due attività organizzate in occasione dell’evento del 12 Aprile: la prima denominata “Cibo per la mente”, la seconda “Tavolo di lavoro”.
Quest’ultima è stata una vera e propria attività di partecipazione, organizzata da LAMA impresa sociale, che ha permesso di raccogliere decine di ulteriori idee, esempi e considerazioni offerte dagli oltre 60 partecipanti in presenza provenienti da 18 regioni su 21. Anche in questo caso una grande risposta ad ANARF e la dimostrazione di un forte interesse dei tecnici regionali a svolgere un ruolo importante nel guidare la gestione forestale sostenibile dei boschi italiani. A tutto ciò si aggiunge il contributo del Prof. DAVIDE PETTENELLA che descrive una serie di opzioni organizzative da attivare a seconda della governance di ciascun ente.
ANARF sa che si tratta solo di un primo passo e che il percorso sarà lungo e irto di ostacoli. Non ci sarà un vero e proprio punto di arrivo, ma potrà esserci solo un graduale avvicinamento agli ideali espressi dalla Carta. Un avvicinamento talvolta molto diverso a seconda dell’Ente che se ne vorrà far carico, anche perché ogni Regione e Provincia Autonoma ha i propri temi e la propria organizzazione. Inoltre, pur lasciando immutati gli obiettivi ideali dei 10 princìpi, il modo di metterli in pratica, con il passare del tempo, potrebbe “spostarsi”. La società, l’ambiente, l’economia, la cultura sono in continua evoluzione. Si può quindi immaginare che pure l’agire dei gestori dei DFR possa e debba adattarsi alla cultura, all’economia, alle esigenze sociali che cambiano.
Per Sherwood questo è forse un Dossier un po’ sui generis in quanto non si danno approfondimenti attraverso indicazioni tecniche, risultati di ricerche o esperienze applicative. Tuttavia, ritenendo utile che i DFR divengano una fonte di benessere per tutte le persone e un faro per le altre proprietà, pubbliche e private, in questo Dossier crediamo si possano trovare i primi semi da raccogliere e mettere a dimora nella cultura, nelle norme, nell’organizzazione, nell’operatività e nella capacità di collaborare, informare e comunicare di ogni Regione e Provincia Autonoma.
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