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Pillole forestali dall’Italia #42 - Registri, piattaforme, architetture in legno e altre notizie di luglio

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Pillole forestali dall’Italia #42 - Registri, piattaforme, architetture in legno e altre notizie di luglio

Ciao a tutte e a tutti e benvenuti all'edizione numero 42 di “Pillole forestali dall’Italia”, l’appuntamento quindicinale che vi descrive e commenta 5 tra le principali notizie su foreste e legno in Italia selezionate dalla redazione di Sherwood, sia in forma scritta che come podcast.

Questa rubrica è sponsorizzata da FSC®Italia e PEFC Italia, che ringraziamo per aver scelto di sostenere il nostro lavoro. 

Preferisci ascoltare o leggere?

Ecco la versione PODCAST (la trovi anche su tutte le piattaforme come Spreaker e Spotify):

Qui invece le notizie da LEGGERE:

UN REGISTRO REGIONALE SUI SERVIZI ECOSISTEMICI

Produzione case in legno

La Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, negli scorsi giorni, ha dato il via libera all’istituzione di un “Registro regionale dei servizi ecosistemici”.

L’obiettivo, secondo la Regione, è di dare maggiore visibilità e incentivare la gestione attiva e responsabile di boschi e foreste, spesso scarsamente o per nulla remunerate, creando le condizioni affinché i progetti più significativi possano essere valorizzati economicamente grazie ai mercati volontari dei servizi ecosistemici.

“È importante che il nostro patrimonio forestale sia gestito di più e meglio”, ha dichiarato l’Assessora regionale alla Forestazione, Parchi e Biodiversità Barbara Lori, “la nascita del Registro regionale dei servizi ecosistemici permetterà di dare un riconoscimento ai progetti più efficaci a beneficio della collettività, ma anche di tutti gli operatori della filiera del legno, a partire dai Consorzi forestali”.

In pratica, il Registro regionale raccoglierà i progetti forestali più significativi dopo la valutazione di una Commissione interdisciplinare, che ne assicurerà la credibilità ed efficacia nel tempo. Successivamente, chiunque (aziende, enti, fondazioni o privati cittadini) potrà scegliere di sostenere economicamente un progetto forestale locale in grado di tutelare ed incrementare i servizi ecosistemici generabili sul territorio.

L’iniziativa è sicuramente lodevole e sarà ovviamente molto interessante monitorarne gli sviluppi nel tempo, anche in relazione al nuovo Registro nazionale dei crediti di carbonio che presto dovrebbe essere attivato.

Oltre all’espetto economico, assolutamente centrale, un’iniziativa del genere, se ben guidata, potrebbe avere indubbiamente anche un potenziale comunicativo molto forte, mostrando ai non addetti ai lavori che cos’è la buona gestione forestale e quali opportunità può generare per la società.

Insomma, insieme al piantare alberi, anche gestire i boschi può rappresentare un’attività che merita attenzioni e investimenti da parte di chi è interessato a contribuire al benessere ambientale e sociale. Impegniamoci per farlo capire!

Per approfondire:

IN CALABRIA UNA NUOVA PIATTAFORMA DI SUPPORTO ALLE DECISIONI

Valorizzazione del legno

Nelle ultime edizioni delle pillole abbiamo parlato spesso di Calabria. Continuiamo a farlo grazie ad un progetto, chiamato “Fortrack”, che è stato recentemente presentato.

Il progetto, finanziato dal PSR, nasce dall’omonimo “Gruppo Operativo” con capofila l’Azienda Agricola La Foresta e la partecipazione dell’Azienda Agricola La Nuova Ferdinandea, insieme all’Università degli Studi di Firenze, alla start-up Bluebiloba e allo studio DEMETRA, con il supporto dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali.

L’output principale del progetto, che ricalca altri Gruppi Operativi ed esperienze che hanno lavorato ad esempio in Toscana (GO-Surf) e in Friuli Venezia Giulia (PriForMan) è una piattaforma digitale online di supporto alla gestione e alla pianificazione forestale (DSS).

“La piattaforma raccoglie una serie di strati informativi pubblici sulle foreste calabresi molto utili in generale alla conoscenza e alla pianificazione delle foreste regionali”, spiega Francesca Giannetti, ricercatrice dell’Università di Firenze, “ma al suo interno c’è anche un modulo pensato specificatamente per le due aziende coinvolte, utilizzabile per gestire le attività del piano di gestione delle loro proprietà boschive, per registrare gli interventi selvicolturali, per adempiere agli obblighi di legge, come ad esempio per l’EUTR, e volendo anche per iniziare il processo di certificazione forestale secondo gli standard FSC e PEFC”.

La piattaforma è accessibile tramite registrazione e sul sito di progetto sono disponibili dei video-tutorial che ne spiegano in dettaglio il funzionamento.

Quelli della digitalizzazione e della “precision forestry” sono grandi temi, da anni al centro di studi, riflessioni e proposte operative, anche a livello internazionale. Questo progetto, così come gli altri citati, ci mostrano che anche sui territori - dalle montagne del Friuli a quelle della Calabria, passando per la Toscana - iniziano finalmente a farsi strada gli strumenti messi a disposizione dalla ricerca.

Forse è arrivato il tempo di una riflessione nazionale su tutte queste singole esperienze: indagandone opportunità e limiti, occorrerebbe chiedersi come farle diventare un patrimonio comune e condiviso, anche al di là delle iniziative dei singoli e dei bandi di finanziamento regionali.

Per approfondire:  

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DAL MASAF AL CLUSTER NAZIONALE ITALIA FORESTA LEGNO

Lo scorso 11 luglio si è svolta l’Assemblea annuale del Cluster nazionale Italia Foresta Legno. Nell’ambito della riunione, la dottoressa Alessandra Stefani, da poco ex Direttrice della Direzione generale economia montana e foreste del Masaf a causa del suo pensionamento, è stata nominata nuova Presidente del Cluster, accettando il testimone lasciato dal Prof. Davide Pettenella.

“È un onore e una responsabilità verso i soci del Cluster presiedere una realtà così importante, a servizio e a supporto del sistema foresta-legno nell'ambito della Strategia Forestale Nazionale, grazie a un dialogo costante con le istituzioni e i propri soci”, ha commentato Alessandra Stefani, sottolineando come si tratti di "una sfida nuova, soprattutto per il contatto con il sistema delle imprese e i territori decentrati, che accolgo con entusiasmo e che voglio portare avanti in continuità con quanto fatto dal mio predecessore”.

Ed è proprio Davide Pettenella a commentare il primo anno di lavoro del Cluster: “È stato un anno intenso e appassionante”, ha spiegato, “abbiamo costituito una realtà credibile e rispettata, in cui le filiere manifatturiere e primarie dialogano tra di loro e si confrontano con il mondo della ricerca e dell'università. Il tutto in stretto dialogo con i territori italiani, con chi opera sul campo ogni giorno per portare valore e innovazione al mondo forestale nazionale. Sarà un piacere continuare questo percorso contando sulla guida di Alessandra Stefani”.

Tutti noi che facciamo parte della “grande famiglia” forestale abbiamo potuto apprezzare le capacità di Alessandra Stefani durante il suo lavoro al Masaf e siamo convinti che riuscirà ad affrontare anche questa nuova sfida. Diciamoci però la verità: non si tratta affatto di una sfida facile, sappiamo bene che i cronici problemi delle filiere del legno nazionali hanno radici profonde e ramificate.

Quindi auguriamo buon lavoro alla nuova Presidente nella consapevolezza che uno strumento importante come il Cluster ha bisogno sì di persone valide, ma anche di un forte supporto imprenditoriale, tecnico-scientifico e soprattutto istituzionale per iniziare davvero a muovere i suoi primi passi concreti.

L'auspicio è che tale fondamentale supporto non mancherà nel prossimo futuro.

Per approfondire: 

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LEGNO LOCALE E ARCHITETTURA INNOVATIVA PER RIGENERARE TERRITORI E COMUNITÀ

Prima della pausa estiva di agosto vorremmo proporvi qualcosa da leggere, sotto l’ombrellone o in una pausa tra un’escursione in montagna e l’altra. Così, in questo numero delle Pillole, le segnalazioni di strumenti di comunicazione e informazione saranno non una ma ben due.

La prima riguarda la rivista ArchAlp, che forse alcuni di voi ancora non conoscono. Si tratta di una rivista internazionale di architettura e paesaggio alpino promossa dal Poitecnico di Torino (Dipartimento di Architettura e Design) e dall’Istituto di Architettura Montana. Ebbene, il nuovo numero (la dodicesima uscita in totale e prima del 2024, che è gratuitamente disponibile online) è dedicato interamente al legno e si focalizza molto sulle opportunità delle filiere locali, anche per quanto riguarda il contesto italiano.

archalp2

Partendo dalle politiche forestali che pongono la risorsa boschiva al centro di economie regionali e nazionali (molto interessanti gli articoli di Alessandra Stefani, Davide Pettenella e Marco Bussone sulla realtà italiana), si passa poi ad una rassegna di architetture costruite lungo l’arco alpino alternata dall’approfondimento di alcuni temi, dalle questioni culturali ai premi, passando per la digitalizzazione dei processi e fino alla formazione e alla ricerca.

Come spiega Antonio De Rossi, Professore del Politecnico di Torino e Direttore scientifico della rivista, un tema centrale trattato dal nuovo numero della rivista è relativo ai sistemi costruttivi in legno e al loro collegamento con le filiere locali. “Perché una cosa è utilizzare legno ingegnerizzato come l’XLAM, che normalmente è basato su produzioni industriali che si avvalgono di legname che spesso è di provenienza internazionale”, spiega De Rossi, un'altra è recuperare metodi come quelli del “Blockbau” o “Strictbau”, che prevedono l’uso di legno massiccio: metodologie di costruzioni antichissime ripensate in modo contemporaneo. Uno dei sistemi che preferisco, ad esempio, prevede l’utilizzo di pannelli molto leggeri, dove possono essere utilizzati assortimenti legnosi anche di minor pregio, con lunghezze e pezzature compatibili con quelle presenti in molti boschi italiani”.

Il nuovo numero di ArchAlp propone insomma una riflessione a tutto tondo, che coinvolge ovviamente anche i temi della sostenibilità, delle filiere, del rapporto coi luoghi e soprattutto della costruzione di nuove economie locali, un aspetto a cui De Rossi tiene particolarmente. “Proporre una nuova architettura in legno sostenibile che sia parte integrante di processi di rigenerazione per noi significa soprattutto promuovere nuove economie locali, fatte di competenze e di innovazione tecnologica. Un esempio illuminante in questo senso viene dall’esperienza del Vorarlberg, uno degli stati federati dell’Austria, in cui da vent'anni si lavora per costruire percorsi circolari legati alle costruzioni in legno locale. Questo ha portato non solo alla realizzazione di costruzioni innovative e più sostenibili, ma ha anche permesso ai giovani di restare sulle montagne.

Il numero non è interamente in italiano, ma vale davvero la pena sfogliarlo approfondendo alcune sue parti. L’interesse sempre più ampio dell’architettura per il legno locale è un segnale importante, che il mondo forestale deve saper cogliere

IL NUOVO RAPPORTO SULLE FORESTE MONDIALI

La seconda e ultima segnalazione - anche in questo caso un invito alla lettura - riguarda uno dei più importanti report internazionali dedicati alle foreste del pianeta, il "Rapporto sullo stato delle foreste mondiali - SOFO", che viene realizzato biennalmente dalla FAO. 

La scorsa settimana, a Roma, si è tenuta la ventisettesima sessione del Committee on Forestry e in apertura della conferenza è stato presentato il nuovo rapporto che, come sempre, può essere letto in modo integrale (122 pagine) oppure attraverso una versione ridotta, “In brief”, di 20 pagine.

SOFO OK

Come potete immaginare il Rapporto è estremamente ricco e complesso, non certo sintetizzabile in una pillola, ma vogliamo sottolineare un aspetto interessate che emerge dal documento. La FAO sottolinea come, nel prossimo futuro, sia necessaria ed urgente una maggiore innovazione nel settore forestale, per almeno tre motivi. Il primo riguarda l’aumento dei fattori di stress amplificati dal cambiamento climatico, che richiederà nuovi approcci di gestione delle foreste e del territorio; il secondo riguarda il passaggio verso una bioeconomia in cui il legno costituirà un input sempre più importante: un passaggio epocale e non privo di rischi, che andrà guidato con lungimiranza; il terzo riguarda la vasta gamma di prodotti forestali “non legnosi”, che potranno rappresentare potenziali opportunità per miliardi di piccoli proprietari e gestori forestali del mondo.

Secondo la FAO, sono cinque le “azioni abilitanti” che possono incoraggiare l’innovazione necessaria. Ve le elenchiamo sottolineando la vicinanza di molti di questi temi al nostro “Manifesto per una selvicoltura più vicina alla natura”.

La prima azione è aumentare la consapevolezza dell’importanza dell’innovazione, creando una cultura che la promuova per apportare cambiamenti positivi; la seconda è potenziare il bagaglio di competenze e conoscenze per garantire che il settore forestale abbia la capacità di gestire la creazione e l'adozione dell'innovazione; la terza è incoraggiare “partenariati trasformativi”, quindi collaborazioni intersettoriali e partecipazione, per ridurre i potenziali rischi; la quarta è garantire maggiori risorse finanziarie per promuovere le innovazioni nel settore forestale; la quinta è fornire un contesto politico capace di incentivare le innovazioni.

Consapevolezza, cultura, competenze, collaborazioni, partecipazione, più risorse e politiche lungimiranti: grandi temi, purtroppo ancora troppo timidamente affrontati in molti contesti forestali, anche italiani.

Il lavoro da fare, insomma è davvero molto, quindi... riposatevi - buone ferie - perché presto ci sarà bisogno di tante nuove energie per dare una spinta ulteriore alla gestione sostenibile delle foreste italiane in un contesto internazionale estremamente complesso.

Per approfondire:

Per questa edizione di Pillole forestali dall'Italia è tutto!

Vi ricordiamo che, come sempre, ad agosto questa rubrica non uscirà. E oltre alle segnalazioni esterne a Compagnia delle Foreste che vi abbiamo appena proposto come letture per la pausa estiva, vi segnaliamo anche l'uscita di Sherwood Digital numero 5 - la versione PDF, impaginata, dei principali articoli usciti sul nostro sito negli ultimi mesi con alcune interessanti anteprime - e della nuovissima sezione "Webdoc" del nostro sito, con il "racconto multimediale" di due interessanti progetti. 

Vi ricordiamo che anche voi potete contribuire a questa rubrica, inviando notizie di attualità su foreste e legno all'indirizzo:  

Alla prossima edizione! 

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