Hymenoschyphus fraxineus. Disseccamento del frassino europeo
Cancro a diamante in stadio più avanzato su fusto ucciso dal patogeno..
Ascolta l'articolo
di Luisa Ghelardini e Paolo Capretti
Negli ultimi 30 anni Hymenoscyphus fraxineus, fungo invasivo di origine asiatica, ha percorso rapidamente l’Europa sterminando piante di frassino. La malattia ha raggiunto a sud i Pirenei, l’Appennino centrale, le montagne della penisola Balcanica e la Turchia, dimostrandosi una minaccia concreta anche sui rilievi della regione mediterranea.
Il patogeno
H. fraxineus (forma asessuata Chalara fraxinea), introdotto dall’Asia su piante ornamentali, è un fungo patogeno che causa cancri e disseccamenti sui frassini maggiore (Fraxinus excelsior) e ossifillo (Fraxinus angustifolia). La diffusione naturale avviene principalmente tramite spore sessuate (ascospore) che vengono prodotte, se l'umidità è abbondante e la temperatura non supera i 30°C, in estate (giugno-settembre) sulle foglie infette cadute a terra. Le fruttificazioni sessuate del fungo (apoteci) si presentano come piccole (1-5 mm di diametro) scodelle biancastre su corti peduncoli.
Fruttificazioni di H. fraxineus su rachide fogliare di frassino nella lettiera.
Sollevate dalle correnti d’aria, le ascospore vengono disperse e germinano sulle foglie di altre piante, trasmettendo l'infezione. è improbabile che le ascospore possano sopravvivere per più di qualche giorno. Dai tessuti vascolari delle foglie il fungo entra nei rami. L'infezione diviene così permanente negli organi legnosi e il fungo causa lesioni necrotiche nei tessuti corticali e nel cambio.
è necessario un elevato numero di spore per una trasmissione efficiente della malattia. In ambienti caratterizzati da alta temperatura e bassa umidità estiva, dove la produzione di ascospore sia limitata, la diffusione locale, per quanto lenta e meno efficiente, può essere assicurata tramite le spore asessuate (conidi), che si formano sulla lettiera e possono infettare i semenzali attraverso le radici. H. fraxineus è diffuso comunemente tramite le piante di vivaio, che, se sono state infettate nella stagione appena trascorsa e sono entrate in riposo vegetativo perdendo le foglie, risultano del tutto asintomatiche. Ma la presenza della malattia diviene evidente rapidamente nella stagione vegetativa successiva.
Da notare che il fungo è indistinguibile, sulla base della sola macromorfologia dei corpi fruttiferi, dalla specie congenere Hymenoscyphus albidus , che è un semplice decompositore (non patogeno) delle foglie di frassino in Europa. Le due specie possono essere distinte rapidamente con test diagnostici molecolari basati sulla sequenza del DNA.
Come si riconosce
La malattia si manifesta su piante di ogni età. Sulle foglie, sito principale di ingresso, si formano le prime macchioline nere a fine estate. Il fungo che è penetrato nei rami dalle foglie alla fine dell’estate uccide in primavera le giovani foglie, che tipicamente pendono appassite e annerite dai giovani getti. Sui getti, in corrispondenza delle cicatrici fogliari, sono visibili le lesioni corticali marroni a contrasto con la corteccia verde sana. Col tempo, sui rami e sui fusti compaiono cancri longitudinali di forma affusolata (a diamante), tipici e diagnostici.
Le piante infette mostrano vistosi sintomi aspecifici: estesi disseccamenti di getti apicali, rami e branche ed emissione di getti epicormici dal fusto. In estate, se c’è umidità, si possono osservare le fruttificazioni bianche (apoteci) sulle rachidi fogliari annerite a terra.
Danni
Danni severi si osservano sulle piante di ogni età in tutta l’area di diffusione, che si estende dalla Russia occcidentale e dai Paesi Baltici fino alla Francia, attraverso l'Europa centrale, la Scandinavia meridionale e le Isole britanniche, dove gli effetti sono drammatici per le condizioni climatiche particolarmente favorevoli, come mostra il video a cura del Royal Botanic Gardens, Kew.
A sud la malattia raggiunge i Pirenei spagnoli e la penisola balcanica fino al Montenegro ed è segnalato anche in Turchia.
In Italia è localmente frequente su F. excelsior nell'arco alpino e in alcune aree delle regioni settentrionali. In Trentino il fungo è segnalato anche su orniello. Focolai di estensione ridotta sono stati segnalati sulla stessa specie ospite nell'Appennino settentrionale e centrale, mentre la malattia non risulta presente nell'Appennino meridionale.
Il patogeno può compromettere la produzione nei vivai e nelle piantagioni da legno di F. excelsior e F. angustifolia. Sebbene H. fraxineus non sia regolamentato come un organismo dannoso dalla normativa fitosanitaria vigente, le principali aree vivaistiche del Paese sono costantemente monitorate per escluderne la presenza vista l'importanza che la specie ha assunto recentemente anche come ornamentale e per la forestazione urbana. Nei boschi il patogeno danneggia le piante adulte facendole seccare progressivamente e riduce in maniera drastica la rinnovazione, erodendo le risorse genetiche delle specie colpite.
Specie colpite
Fraxinus excelsior e F. angustifolia sono specie suscettibili, ma i dati sperimentali indicano che nelle popolazioni europeee possono essere presenti individui più resistenti. L'orniello (Fraxinus ornus) è una specie molto meno suscettibile e inoltre vegeta naturalmente in ambienti più caldi e secchi, meno adatti allo sviluppo e alla diffusione del patogeno. Sono ospiti del fungo diverse specie di frassino americane e asiatiche utilizzate come piante ornamentali. Il fungo vive sui frassini asiatici nell’areale d’origine senza causare malattia, come un endofita sulle foglie vive e un decompositore sulle foglie morte.
Come si contrasta
Il fungo si disperde per via aerea e sopravvive sulla lettiera dell'ospite al suolo; una volta introdotto in un territorio è difficilmente eradicabile con la distruzione delle sole piante infette. Gli alberi malati non possono essere curati. Trattamenti termici (10 ore in acqua a 36- 40°C) delle giovani piantine in vivaio, sebbene mostrino una certa efficienza nel ridurre la vitalità del fungo, non sono raccomandabili, perché possono mascherare l’infezione senza risolverla completamente. Il rischio di introduzione in aree lontane dai focolai deve essere ridotto utilizzando materiale vegetale prodotto localmente o piantine certificate esenti dal patogeno. La ricerca ha dimostrato che il patogeno non si trasmette attraverso i semi. Il lavaggio dei semi in una soluzione disinfettante è quindi una efficace misura di quarantena in caso di contaminazioni superficiali. La presenza di individui meno suscettibili nelle popolazioni di frassino maggiore lascia sperare che si possano ottenere cloni resistenti alla malattia almeno per questa specie. Ma la ricerca per la selezione di piante resistenti è ancora in corso e sul mercato non è disponibile materiale vegetale migliorato.
Fitofagi&Fitopatogeni è una rubrica pubblicata sulla rivista Sherwood - Foreste ed Alberi oggi da settembre 2020 a dicembre 2021 con l’obiettivo di fornire a tecnici e operatori informazioni su agenti patogeni e insetti dannosi di piante forestali, per permetterne il riconoscimento e la pronta segnalazione più diffusamente possibile. La rubrica descrive in particolare le malattie meno conosciute emergenti a causa dei cambiamenti del clima o causate da parassiti di recente introduzione e a rischio diffusione nel nostro Paese.
Leggi l’articolo Una rubrica a supporto della sorveglianza attiva >>>
ULTIMI ARTICOLI e NOTIZIE
Legno: la chiave per una gestione forestale continua
In Italia proprietari e gestori forestali sono spesso in balia delle oscillazioni del mercato del legno, rese ancora più imprevedibili dalla crisi climatica. Quali sono le soluzioni possibili?
Associazionismo: una sfida antica e nuova per le foreste italiane
Il tema della cooperazione e del “fare rete” sono sempre più fondamentali alla luce dell’attuale quadro politico e sociale e dalla necessità di scelte strategiche imposte anche dalla crisi
Grandi Foreste Regionali: 10 principi per guidare la gestione dei boschi italiani
Il 12 Aprile, presso il MASAF, si è tenuto un evento per parlare del futuro della gestione dei boschi italiani e del ruolo dei demani regionali
Il castagneto didattico innovativo e sperimentale di AUSF Firenze
All’Orsigna il castagneto didattico innovativo e sperimentale di Ausf Firenze
Crisi climatica: perché NON pianteremo 100 miliardi di alberi in breve tempo
Perché NON pianteremo 100 miliardi di alberi in breve tempo valuta criticamente la possibilità di mitigare la crisi climatica con la piantagione di alberi nelle aree periurbane di tutto il Pianet
È online SINFor: il primo Sistema Informativo Nazionale Forestale
SINFor: il primo Sistema Informativo Nazionale Forestale
Sherwood 270: il ruolo del mercato del legno e dell’associazionismo nella gestione dei boschi italiani
È uscito Sherwood #270, numero maggio-giugno 2024, con un Dossier dedicato all'antica e nuova sida dell'associazionismo e un Focus sul legno come chiave per una gestione forestale continua.
Il ritorno alle terre alte: un’opportunità di sviluppo dei territori montani?
Un convegno per discutere di “migrazione climatica” verso le aree montane. Un'opportunità per i territori le cui scelte devono però essere attentamente valutate, per non incorrere in errori.<
Cinque lotti boschivi disponibili nella Riserva dell’Abetone e Acquerino
Il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità di Pistoia ha diramato un avviso di asta pubblica ad unico e definitivo incanto per 5 lotti boschivi costituiti da alberi di alto fusto.
2 posti per operai forestali all’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve
L’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve ha indetto una selezione pubblica per 2 operai forestali specializzati addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria.
Rifilatrici Wood-Mizer in offerta speciale
Fino al 31 maggio 2024, le rifilatrici Wood-Mizer EG100 e EG300 sono disponibili a prezzi speciali. Esplora OGGI TUTTE LE PROMOZIONI WOOD-MIZER e compi un passo strategico verso l'ampliamento della
ArborWebinar: formazione online per arboricoltori e responsabili del verde urbano
Disponibile il programma 2024 di Arborwebinar, una serie di incontri formativi online riguardo i temi di arboricoltura e gestione del verde urbano.
Crisi climatica e alberi: meglio fare arboricoltura da legno che "boschetti”!
Per prolungare la fissazione di CO2 oltre la vita delle piante queste devono avere un fusto idoneo ad essere trasformato in manufatti di lunga durata.
Tra ciliegi e social network
Nell'editoriale del numero 253 di Sherwood (2021) Luigi Torreggiani si interroga sul fatto che nell'acceso dibattito tra conservazione e utilizzazione c'è sempre un grande assente: la selvicoltura
Crisi climatica: perché NON pianteremo 100 miliardi di alberi in breve tempo
Perché NON pianteremo 100 miliardi di alberi in breve tempo valuta criticamente la possibilità di mitigare la crisi climatica con la piantagione di alberi nelle aree periurbane di tutto il Pianet
Verso un Manifesto condiviso per una Selvicoltura più vicina alla Natura
Raccolta commenti e sottoscrizioni al "Manifesto per una Selvicoltura più vicina alla Natura"
Perché la goccia ha infine scavato la roccia? Nuove riflessioni a seguito del dibattito sul “doppio vincolo” paesaggistico
Alcune considerazioni a seguito di un interessante commento apparso su Georgofili.info, a cura della Professoressa Nicoletta Ferrucci
Etica e gestione attiva delle foreste
L'editoriale del numero 224 di Sherwood (2017) si interrogava su quale dovesse essere l'etica di coloro che lavorano in bosco: guardare al proprio orticello, o all'umanità (al mondo) nel suo insie
Un “viaggio sentimentale” nei boschi italiani
Dicono che troverete più nei boschi che nei libri. E che gli alberi vi insegneranno cose che nessun maestro vi dirà. È vero! Ed è proprio questa la meraviglia del bosco.
La foglia di fico | Storie di alberi, donne e uomini
Pascale ci consegna un diario, un itinerario all’interno del suo “giardino botanico”, dove vengono raccontati i traguardi, ma anche i fallimenti e le debolezze di una vita intrecciata alle pi
Antennae - Se gli alberi potessero registrarci
Un podcast di RAI Play Sound che, in cinque puntate, prova a raccontare altrettante storie scritte a partire dall’immaginario Archivio Dendrosonico: per parlare del presente e del passato.
Dalla “questione forestale” alla legge Serpieri
Recensione del libro "Alle origini del diritto forestale italiano - Il dibattito dottrinale dal 1877 al 1923" di Federico Roggero.
La sostenibile leggerezza del legno
“La sostenibile leggerezza del legno”, una serie podcast promossa da Assolegno di FederlegnoArredo insieme a quattro aziende leader del settore: Friulsider, Marlegno, Rothoblaas e Xlam Dolomiti
Il suono del legno
Un video che ripercorre a ritroso il viaggio che ha per protagonista il legno di risonanza di un abete rosso trasformato in un clavicembalo artigianale di elevatissima qualità acustica.